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ANAC, News

Busia: “La mafia è cambiata, la corruzione è il suo modus operandi”

Busia a Palermo

“In questi trent’anni il fenomeno mafioso è cambiato, è evoluto, usando ogni volta di più la corruzione come modus operandi e anche la corruzione ha avuto una evoluzione. La tangente si compone principalmente di consulenze, incarichi e servizi fittizi, favori, clientelismo, fatture false. I gruppi di interesse provano a controllare e condizionare i contratti pubblici, gli investimenti e riescono a stravolgere anche il sistema legale a proprio favore per infiltrarsi nel sistema economico creando monopoli e eliminando la concorrenza”. Lo ha detto il presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, intervenendo all’evento dal titolo “La vocazione globale del pensiero di Giovanni Falcone: la proiezione internazionale della lotta alla mafia”, promosso dalla Farnesina nell’ambito della manifestazione organizzata dalla Fondazione Falcone a Palermo per il 30° anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio.

Il programma Falcone-Borsellino per l’America Latina e i Caraibi

All’incontro nella Chiesa dello Spasimo sono intervenuti la presidente della Fondazione Falcone, Maria Falcone, la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, la presidente della Scuola nazionale della Amministrazione, Paola Severino.

Tema centrale dell’evento la fase 2 del Programma Falcone-Borsellino per l’America Latina e i Caraibi finanziato dal Ministero degli Esteri e affidato alla Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana (IILA) con l’obiettivo di fornire assistenza in materia di giustizia e sicurezza. La seconda fase del programma sarà incentrata sulle forme di corruzione e sulla natura del crimine organizzato transnazionale, la cui costante evoluzione implica uno sforzo collettivo e una maggiore cooperazione a livello internazionale tra istituzioni competenti per rafforzare la loro capacità di prevenzione e segnalazione del crimine. Le assistenze tecniche in fase di esecuzione interessano Colombia, Guatemala, Messico, Panama, Paraguay, Repubblica dominicana. Le istituzioni italiane che daranno vita alla fase esecutiva delle assistenze sono: Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo; Agenzia informazione e sicurezza esterna (AISE); Autorità Nazionale anticorruzione (ANAC); magistrati italiani tra più qualificati nella lotta contro il crimine organizzato e la corruzione; Ministero dell’Interno, Ministero della Giustizia.

“L’Anac – ha detto Busia – partecipa attivamente alla seconda fase del programma Falcone-Borsellino. Nello spirito della collaborazione tra istituzioni di diversi paesi. Siamo qui oggi con le istituzioni italiane e dei paesi dell’America Latina e dei Caraibi per ricordare la figura di Falcone e di Borsellino e rafforzare la nostra cooperazione basata sul loro esempio e sulla condivisione di politiche e pratiche per combattere il crimine”.

Il ricordo di Falcone e Borsellino

“Per definire la corruzione prendo in prestito le parole che usava Falcone per parlare della mafia: dobbiamo essere convinti che la anche la corruzione è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un inizio, una evoluzione e avrà anche una fine. Ci viene data l’opportunità di stare sulle spalle dei giganti e il miglior modo di onorare la loro memoria non è solo ricordarli in cerimonie come questa ma lavorare concretamente e impegnarsi per prevenire mafia e corruzione. Uniti abbiamo il dovere di guardare avanti, lavorare per un futuro senza delinquenza, senza corruzione, senza mafia. Lo dobbiamo a chi l’ha immaginato prima di noi e si è sacrificato per questo lo dobbiamo alle prossime generazioni”, ha concluso Busia.

A cura di Pier Paolo Bignami – Arug

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